I comportamenti individuali influenzano la diffusione delle epidemie
Una ricerca del Politecnico di Milano, pubblicata su Proceedings of the Royal Society A, evidenzia come anche una piccola quota di cittadini che non segue le misure preventive possa mettere sotto stress le strutture ospedaliere, accelerando la diffusione delle epidemie e aumentandoil picco dei contagi.
Lo studio, firmato da Fabio Mazza, Marco Brambilla, Carlo Piccardi e Francesco Pierri del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB), ha simulato la diffusione di un’epidemia a Torino, Milano e Palermo, distinguendo tra cittadini “aderenti” e “non aderenti” alle misure sanitarie. L’effetto risulta particolarmente evidente quando la malattiaha trasmissibilità moderata.
La concentrazione geografica di persone che ignorano le indicazioni genera veri e propri hotspot locali, rendendo più complesso contenere l’epidemia.
La distribuzione geografica dei comportamenti non aderenti può modificare sensibilmente le traiettorie locali dei contagi, generando differenze marcate tra quartieri diversi della città.
Francesco Pierri, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, coordinatore dello studio
La ricerca evidenzia l’importanza di monitorare i comportamenti di prevenzione e di adattare le strategie ai diversi contesti urbani, per interventi più efficaci di salute pubblica.
Lo studio online
Fabio Mazza, Marco Brambilla, Carlo Piccardi, Francesco Pierri
A data-driven analysis of the impact of non-compliant individuals on epidemic diffusion in urban settings.
Proc. A 1 October 2025; 481 (2324): 20250511.